Teologia luterana in una Cantata

Tra le numerose cantate composte da J.S. Bach, alcune furono composte per festeggiare il 31 ottobre l'inizio della Riforma luterana.
In particolare, compie quest'anno il trecentesimo anniversario la Cantata Gott der Herr ist Sonn' und Schild -Il Signore Dio è sole e scudo (BWV 79) composta a Lipsia ed eseguita per la prima volta nella chiesa di San Tommaso (Thomaskirche) proprio il 31 ottobre 1725.
Su testo di autori vari, questa cantata è una delle più maestose e significative tra le composizioni realizzate da Bach per la Festa della Riforma.
Dopo una maestosa introduzione strumentale, una brillante fanfara seguita da un imponente fuga in cui risuona tutto l'organico composto da 2 corni, 2 flauti traversi (o 2 oboi), 2 violini, viola, timpani e continuo (organo), interviene il Coro a 4 voci (soprani, contralti, tenori e bassi) che esalta in maniera spettacolare il penultimo versetto del Salmo 84 che da il titolo alla Cantata:
Il Signore Dio è sole e scudo (Gott der Herr ist Sonn und Schild); il Signore concede grazia e gloria, non rifiuta il bene a chi cammina con rettitudine.
Per chi come Bach – e i cristiani del tempo – conosceva la Bibbia, la citazione di un versetto serviva per richiamare tutto il contesto del Salmo 84 che è il "cantico di un pellegrino" diretto al tempio di Gerusalemme per stare nella gioia dell'intimità con Dio. In questo cammino, Bach ribadisce che unica guida e unica difesa per il credente è Dio, sole e scudo, luce che illumina il cammino e scudo che protegge da ogni male. È una metafora che richiama l'impostazione dottrinale della Riforma riassunta nelle celebri sola Scriptura (soltanto con la Bibbia), sola Fide (con la sola fede), sola gratia (con la sola grazia di Dio), solus Christus (soltanto Cristo) e soli Deo Gloria (soltanto a gloria di Dio). Il cristiano luterano – in contrapposizione con quello cattolico – è un pellegrino che non ha bisogno della tradizione ecclesiale, del magistero del papa: solo Dio è luce e protezione.
Terminata questa maestosa proclamazione della fede luterana, si apre una stanza più intima e meditativa dalla struttura più semplice, di carattere pastorale: un oboe dialoga dolcemente con un contralto che riprende nel testo il tema del primo movimento (Dio è nostro sole e scudo!) per dire la riconoscenza, la fiducia e la lode del credente. Ad un ascoltatore attento non sfuggirà la sottolineatura nel canto con lunghe note tenute sulle parole Schild (scudo) e hegt (protegge). Si tratta di figure retoriche musicali che danno enfasi ad un contenuto: la fermezza della protezione divina.
Il corale nel terzo movimento – su testo Nun danket alle Gott (Rendiamo tutti grazie a Dio) per il quale è famoso il pastore luterano Martin Rinckart (1586-1649) – è un invito al ringraziamento e chiude questa prima parte contraddistinta dalla tematica della lode a Dio e di ringraziamento per la sua benevolenza.
Negli altri tre movimenti, Bach mette l'accento sui temi tipici della Riforma.
Al basso viene affidato il recitativo – una forma di espressione canora che più assomiglia alla lingua parlata – nel quale si ringrazia e si loda Dio perché Gesù ci ha rivelato "il giusto cammino verso la felicità" con la sua Parola (sola Scriptura!): Cristo, unico mediatore, è il protagonista del brano che si chiude proprio sulla parola Mittler (mediatore).
Segue un duetto per basso e soprano, con violini obbligati che non si sviluppa in maniera contrappuntistica ma soprano e basso cantano in parallelo e ad imitazione per esprimere un senso di pochezza contro le forze del male. Nel brano sono presenti numerosi vocalizzi ma il più lungo e reiterato è sulla parola scheinen (risplendere) che mette in evidenza l'invocazione fai splendere su di noi la tua Parola.
Questa splendida pagina di musica e di teologia luterana, si chiude con un corale su testo del poeta Ludwig Helmbold (21 January 1532 – 8 April 1598) con melodia di Nikolaus Selnecker (1532-1592), anche lui musicista e teologo. In questo finale maestoso, con gli strumenti, rinforzati da corni e timpani, all'unisono con il coro, Bach fa chiudere le frasi su due parole Wahrheit (verità) e Freiheit (libertà) che esprimono altri due principi teologici importanti della Riforma: solo la Verità che viene rivelata dalla Parola di Dio rende all'uomo la libertà interiore.
Se ora si vuole passare all'ascolto (durata 15'), qui un'eccellente interpretazione della cantata eseguita con strumenti d'epoca da Joanne Lunn, William Towers, James Glichrist, Peter Harvey con il Coro Monteverdi, I Solisti Barocchi Inglesi, diretti da John Eliot Gardiner